Fornitura italiana e Coronavirus: il momento di darsi una mano.


La crisi causata dal diffondersi del Coronavirus che, in questi giorni, vede coinvolta principalmente la Cina, costringe, in molti casi, le fabbriche clienti italiane ad affrontare il rischio di una scarsità di materiale o, in caso di vistoso rallentamento della produzione cinese e di restrizioni alla movimentazioni delle merci prolungate, la possibilità di una vera e propria rottura delle filiere di fornitura.


In questo momento difficile, le officine del territorio si rivelano indispensabili nel garantire flessibilità alle Supply Chain, grazie alla propria capacità di erogare un livello di servizio ottimale, mentre le aziende capo-fila potranno toccare con mano il valore di una partnership locale.


È il momento, per le officine, di proporsi e attrezzarsi per produrre, e, per le aziende capo-fila di chiedere campionature, di validare le lavorazioni.


MECSPE, a Parma, è alle porte e sarà una bella occasione per tutti di fare squadra, dandosi reciprocamente una mano. 


Noi che quotidianamente, come consulenti, vediamo Supply Chain che si avvalgono di forniture dalla Cina, completate spesso da lavorazioni in loco, soprattutto nella componentistica commerciale meccanica ed elettrica, ma anche in produzioni custom di parti di disegni o assemblaggi di semi-lavorati, abbiamo sempre creduto nel valore straordinario di una Supply Chain a chilometro zero, per avere un’organizzazione rapida e flessibile e coltiviamo il sogno che, pur partendo da una situazione drammatica e pericolosa, questa possa diventare l’occasione di una crescita nella relazione tra clienti e fornitori locali.